L’azoturia, o urea, svolge una funzione importantissima per il nostro organismo ed eventuali squilibri possono essere dannosi per la nostra salute.

Questa si forma a partire dall’ammoniaca, la quale si riversa nel sangue e, dopo essere stata filtrata dai reni, viene espulsa tramite l’urina.

L’urea infatti rappresenta la parte azotata dell’urina, innocua per salute dell’organismo, ed i suoi valori servono a calcolare se i reni funzionano correttamente.

In caso di livelli di azoturia alti, potrebbe essere presente una disfunzione. Andiamo quindi a scoprire quali possono essere le cause e le relative cure.

Cosa indica un valore di azoturia alta

Dal momento che, come abbiamo detto i valori di azoturia indicano lo stato di salute dei nostri reni, qualora l’insufficienza renale emerga da questo tipo di esame, può verificarsi l’uremia.

Questa è una patologia seria che implica un’elevata percentuale di composti azotati nel sangue, i quali sono pericolosi e tossici, e che non riescono ad essere espulsi dalle urine.

Oltre alle patologie renali, attraverso la rilevazione dell’azoturia possono essere individuate altre malattie croniche importanti, come il diabete e lo scompenso cardiaco.

Questo esame è utile anche per il medico curante, al fine di capire se ci sono le condizioni per far cominciare al paziente una cura farmacologica e monitorare l’andamento della terapia.

I valori normali di azoturia in un organismo sano, sono compresi tra 18 e 45mg/dl. Dei numeri in eccesso o in difetto, sono il segnale di disfunzioni renali.

Le cause dell’azoturia alta

La causa principale degli elevati livelli di azoturia è l’eccessivo apporto di azoto. Quest’ultima eventualità può verificarsi, ad esempio, a causa di una dieta troppo ricca di proteine, di digiuno prolungato o in seguito ad un’intensa attività sportiva.

Un elevato livello di azoto nel sangue può anche derivare da malattie come il Morbo di Addison, un’insufficienza renale oppure conseguentemente ad una emorragia gastrointestinale.

L’insufficienza renale può essere provocata, ad esempio, da danni ad un organo oppure da un’ostruzione delle vie urinarie. Un’altra causa può essere anche un apporto insufficiente di sangue ai reni.

Elevati livelli di azoturia nel sangue è sintomo di patologie quali: diabete, insufficienza renale, emorragia gastrointestinale, ipotiroidismo ed infezioni.

Sintomi che indicano alti livelli di azoturia

I sintomi di un’elevata concentrazione di azoto possono essere tra i più diversi, ma principalmente sono tutti collegati ad una situazione di affaticamento renale.

Tra i sintomi più comuni, possiamo trovare, ad esempio:

  • stimolo frequente a urinare;
  • necessità di bere spesso;
  • anomalie nell’urina (ad esempio urina di colore più scuro, con sangue o schiumosa);
  • dolore alle articolazioni;
  • dolore alle ossa;
  • mal di schiena;
  • frequenti crampi muscolari;
  • sensazione di gambe affaticate;
  • stanchezza e spossatezza;
  • problemi durante il sonno (fatica ad addormentarsi o a riprendere il sonno, risvegli notturni, sonnolenza durante il giorno);
  • pressione alta (ipertensione arteriosa);
  • diminuzione o scomparsa dell’appetito;
  • gonfiore (localizzato soprattutto alle estremità, come mani e piedi);
  • prurito immotivato.

Una situazione di azotemia alta, se trascurata, può portare a conseguenze di salute molto gravi.

Per questo è consigliato fare sempre dei controlli periodici, soprattutto se si ha una predisposizione a questo problema, in modo da tenere sempre sotto controllo i valori e poter intervenire tempestivamente nel momento in cui si noti un aumento.

Esami per individuare i livelli di azoturia

L’esame per individuare i livelli di azoturia avviene tramite la raccolta delle urine, effettuata nelle 24 ore precedenti. Quest’ultimo punto è fondamentale per avere dei dati attendibili.

Successivamente, i campioni di urina saranno analizzati in laboratorio.

Tuttavia bisogna considerare alcuni fattori fisiologici che potrebbero falsare l’esito dei dati ottenuti. L’esame infatti, può essere influenzato da particolari condizioni come, ad esempio la disidratazione oppure una dieta iperproteica.

Qualora i valori rilevati siano elevati, il paziente sarà invitato a eseguire ulteriori esami di approfondimento, poichè le cause potrebbero essere diverse.

In generale con un elevata azoturia, si registrano variazioni anche di altri valori come quelli della creatininemia e della potassemia.

In quest’ultimo caso ad esempio, elevati dati di questi due parametri indicherebbero una insufficienza renale cronica.

Tuttavia, qualora risultati di creatininemia e potassemia rientrino in determinati limiti, potrebbe essere escluso il danno a carico dei reni.

Come si cura un’elevata azoturia

Ad oggi non esiste una terapia standard per combattere elevati livelli di azoturia. L’approccio medico sarà differente in base alla presenza o meno di possibili danni provocati dallo squilibrio di questo valore.

In ogni caso sarà il proprio medico a valutare come agire e quale terapia farmacologica intraprendere.

Se i valori alti dipendono da una errata alimentazione, il paziente sarà indirizzato verso uno stile di vita più salutare.

Infatti, un aiuto importante per abbassare i livelli di azoturia arriva da un corretto regime alimentare. In particolare, per evitare di affaticare i reni, è consigliato diminuire l’apporto di proteine e bere almeno due litri di acqua quotidianamente.