Immagina di stare leggendo, guidando o semplicemente guardando davanti a te e, all’improvviso, qualcosa interrompe la visione. Una macchia scura, una zona sfocata, oppure forme luminose che sembrano muoversi nel campo visivo. Non è un calo della vista nel senso classico, ma una vera e propria interruzione parziale della percezione visiva. Questo fenomeno prende il nome di scotoma.

Può durare pochi minuti oppure ripresentarsi nel tempo. Può interessare un solo occhio o entrambi. In alcuni casi è innocuo e transitorio, in altri rappresenta un segnale da non ignorare. Capire cos’è lo scotoma, come si manifesta e quali cause può avere aiuta a interpretare correttamente ciò che sta accadendo, senza allarmismi ma neppure superficialità.

Che cos’è davvero uno scotoma

Il termine scotoma deriva dal greco skótos, che significa oscurità, e indica un difetto localizzato del campo visivo. In pratica, una porzione della retina o delle vie ottiche non riesce a trasmettere correttamente le informazioni visive al cervello.

Chi sperimenta uno scotoma può descriverlo in modi diversi. C’è chi parla di una zona nera, chi di una macchia grigia, chi ancora di una porzione di visione “mancante” o distorta. In altri casi, soprattutto nelle forme transitorie, compaiono bagliori, linee ondulate, zig-zag luminosi o colori scintillanti.

Un aspetto importante è che la visione attorno allo scotoma spesso resta normale. Questo rende il disturbo ancora più particolare: non è come vedere male in generale, ma come se una parte dell’immagine venisse “cancellata”.

Quando lo scotoma è fisiologico e quando no

Non tutti gli scotomi indicano una malattia. Esistono forme temporanee e reversibili, che si risolvono spontaneamente senza lasciare conseguenze. È il caso, ad esempio, dello scotoma scintillante, spesso associato all’emicrania con aura. Secondo numerosi studi pubblicati su PubMed, in queste situazioni il fenomeno è legato a una temporanea alterazione del flusso sanguigno cerebrale e tende a scomparire nel giro di 20–60 minuti.

Diverso è il discorso quando lo scotoma:

  • persiste nel tempo

  • si ripresenta frequentemente

  • peggiora progressivamente

  • è accompagnato da altri sintomi neurologici o visivi

In questi casi viene considerato patologico e può essere correlato a condizioni che coinvolgono la retina, il nervo ottico, la macula o le strutture visive centrali.

Le principali forme di scotoma nella pratica clinica

Gli scotomi possono assumere forme, posizioni e comportamenti diversi. Alcuni interessano la visione centrale, rendendo difficile leggere o riconoscere i volti. Altri colpiscono la visione periferica, passando inizialmente più inosservati.

Una delle forme più conosciute è lo scotoma scintillante, caratterizzato da fenomeni luminosi in movimento, spesso seguiti da cefalea. Esiste poi lo scotoma arciforme, che disegna una zona cieca a forma di arco nel campo visivo ed è frequentemente associato a patologie del nervo ottico, come il glaucoma.

In ambito oftalmologico, la classificazione tiene conto di sede, estensione e andamento nel tempo, ma dal punto di vista della persona che lo vive, ciò che conta davvero è come cambia la visione nella quotidianità.

Perché compare uno scotoma

Le cause dello scotoma sono numerose e possono coinvolgere strutture diverse dell’apparato visivo. Secondo le informazioni diffuse dall’Istituto Superiore di Sanità, tra le condizioni più frequentemente associate rientrano le patologie retiniche, le alterazioni della macula, il glaucoma e i disturbi del nervo ottico.

In altri casi lo scotoma è la conseguenza di problemi vascolari, ischemie transitorie o condizioni neurologiche. Non vanno poi esclusi fattori sistemici come il diabete, che può compromettere la retina, o l’assunzione di alcuni farmaci che interferiscono con la funzione visiva.

In sintesi, uno scotoma può essere la spia di:

  • un’alterazione oculare

  • un problema neurologico

  • una condizione vascolare

  • un fenomeno transitorio benigno

Distinguere tra queste possibilità è fondamentale.

Come si manifesta: i sintomi da osservare

Lo scotoma si presenta innanzitutto come una macchia nel campo visivo, ma spesso non arriva da solo. Molte persone riferiscono mal di testa, nausea, vertigini, stanchezza intensa o una sensazione di disorientamento.

Quando è associato a emicrania, i disturbi visivi possono precedere il dolore o accompagnarlo. In altri casi, invece, lo scotoma rappresenta il primo segnale percepibile di un problema oculare o neurologico.

Osservare durata, frequenza e modalità di comparsa è il primo passo per capirne il significato.

Quando è il caso di approfondire

Secondo le indicazioni condivise a livello sanitario, è opportuno non sottovalutare uno scotoma quando:

  • non regredisce spontaneamente

  • compare senza una causa evidente

  • si associa a disturbi del linguaggio, perdita di forza, cefalea improvvisa

  • interessa sempre la stessa area del campo visivo

In queste situazioni è consigliabile rivolgersi a professionisti sanitari specializzati nella salute visiva, per inquadrare correttamente il disturbo ed escludere condizioni più serie.

Come si arriva alla diagnosi

Lo strumento principale per individuare uno scotoma è l’esame del campo visivo, noto come campimetria. Questo test permette di ottenere una mappa dettagliata della visione, evidenziando eventuali aree di ridotta sensibilità.

Oggi si utilizza soprattutto la campimetria computerizzata, che consente un’analisi precisa e ripetibile nel tempo. In base al sospetto clinico, possono essere affiancati altri esami strumentali per valutare retina, disco ottico e fibre nervose, come indicato anche nei protocolli citati dall’OMS.

Trattamento e gestione: cosa aspettarsi

Lo scotoma non è una malattia, ma un sintomo. Di conseguenza, non esiste un trattamento unico valido per tutti i casi. La gestione dipende sempre dalla causa che lo ha provocato.

In alcune situazioni il disturbo si risolve spontaneamente. In altre, la terapia è mirata alla patologia di base, con approcci farmacologici, interventistici o, quando necessario, percorsi di riabilitazione visiva. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, questi interventi possono aiutare la persona ad adattarsi al cambiamento visivo e a mantenere una buona autonomia nella vita quotidiana.

Uno sguardo più consapevole sulla salute visiva

Uno scotoma può spaventare, soprattutto se compare all’improvviso. Nella maggior parte dei casi esiste una spiegazione identificabile e, spesso, gestibile. Informarsi attraverso fonti affidabili, osservare attentamente i segnali e affidarsi a una valutazione competente permette di affrontare il problema con lucidità.

La vista è un senso complesso e delicato. Quando cambia, anche solo in parte, merita attenzione.